Benvenuti nel Museo

Il Museo si apre con un’ampia e suggestiva esposizione di ben 80 uniformi dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana, che risalgono alla prima metà dell’800 fino alla fine del ‘900.

Lungo tutto il percorso potrai ammirare ogni genere di reperti, medaglie, pubblicazioni, mezzi e attrezzature, moltissimi dei quali unici al mondo, appartenuti ai Pompieri e alla Croce Rossa Italiana nelle varie epoche storiche. Tutto questo all’interno di uno spettacolare allestimento che ti circonda, ti cattura e ti immerge nella storia di questi gloriosi Corpi che per anni hanno salvato innumerevoli vite.

Il Museo si compone di quattro diversi padiglioni, ciascuno dedicato ad un pezzo di storia dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana. Ogni padiglione è stato progettato e curato nei minimi dettagli da Michele Guerra e sapientemente ricostruito dall’artigiano Sipontino Maestro d’ascia Antonio Berardinetti.

L’atmosfera che è stata così ricreata per ogni singolo ambiente è davvero incantevole, tanto da lasciare tutti estasiati! Proviamo a scoprire insieme un po’ di questa magia…

  • Santa Barbara

    Santa Barbara è una martire cristiana, attuale protettrice dei pompieri. Ed è a lei che è dedicato il primo padiglione.
    Qui sono esposte attrezzature, mezzi, uniformi e molti altri reperti che raccontano la storia dei Vigili del Fuoco aziendali ai quali si sono ispirati i più importanti corpi pompieristici del mondo.

  • Sant’Antonio Abate

    Il secondo padiglione è dedicato a Sant’Antonio Abate, protettore di quanti lavorano con il fuoco e, dunque, anche dei pompieri. Il carro lettiga e lettighe di varie epoche, l’ambulanza ippotrainata, la bici soccorso, le uniformi: sono
    solo alcuni degli straordinari e preziosi cimeli che hanno fatto la storia della
    Croce Rossa Italiana e che potrai visionare in questo padiglione.

  • San Lorenzo Martire

    Il terzo piazzale è dedicato a San Lorenzo martire, primo santo protettore dei pompieri. Qui potrai immergerti letteralmente nella storia dei Pompieri.

    È esposta, infatti, la più ricca e straordinaria raccolta di notificazioni, regolamenti, libri, stampe, cataloghi, incisioni, foto, cartoline, illustrazioni, diplomi, ecc. che ha consentito di ricostruire nei minimidettagli la storia del glorioso Corpo dei Pompieri.

  • San Floriano di Lorch

    L’ultimo padiglione è dedicato a San Floriano di Lorch, particolarmente venerato nei paesi del Nord-Est della nostra penisola ed invocato contro le inondazioni e gli incendi.

    Qui sono raccolti tutti i sistemi di salvamento aerei impiegati nel corso dei secoli, tra cui la rete di salvataggio, i teli circolari da salto, lenzuola e teli tubolari di salvataggio, la rampa di discesa dei pompieri, scale a corda ed a pioli, ecc.

  • La Centrale di Allarme

    Qui sono esposti i vari sistemi di allarme impiegati nel corso dei secoli. Dai
    più rudimentali come campane, tamburi, trombe, cornette, fischietti normali e bitonali, fino ai più “recenti” telefoni in legno e metallici, che venivano posizionati nei diversi quartieri e collegati direttamente al magazzeno del pompiere trombettista.

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La lotta al fuoco nei secoli

Ed eccoci in un’area che fa sognare ogni volta grandi e piccini. Si tratta di una magnifica esposizione dei mezzi antincendio manuali, ippotrainati, motorizzati e dotati di apposita attrezzatura: dalla famosa bici dei pompieri equipaggiata per il primo intervento alle scale portatili, ippotrainate e motorizzate.

Da qui sono stati ricostruiti nei minimi particolari i più importanti eventi calamitosi che hanno caratterizzato la nostra storia e quella dei pompieri, tra cui quelli verificatisi durante il ventennio di attività del IV Centro Petrolchimico di Manfredonia, in particolare lo scoppio della colonna di lavaggio dell’Ammoniaca del 1976 e l’incendio del magazzino del Caprolattame del 1984.

Tragici incidenti dei quali ancora oggi, nonostante siano trascorsi oltre quarant’anni, chi li ha vissuti ne porta i segni. Come lo stesso Michele Guerra che all’epoca dei fatti era capo servizio dei pompieri di stabilimento e, unitamente ai suoi colleghi ha compiuto un’impresa eroica mettendo a repentaglio la propria vita nell’opera di spegnimento dell’incendio del deposito di caprolattame.

Spazio ludico-ricreativo per i bimbi

Al termine di questo straordinario tour ricco di fascino, storia e cultura, i bambini possono dare libero sfogo al divertimento e diventare perfino dei “piccoli pompieri”.

Lo spazio ludico a loro dedicato, infatti, non solo è attrezzato con diversi giochi ricreativi e playground gonfiabili, ma è adibito anche per coinvolgerli in prove di abilità, prove di spegnimento fatte con lance idriche ed estintori su simulatori di fuoco, prove di evacuazione dagli ambienti invasi dal fumo, ecc.

Inoltre, potranno arricchire questa esperienza, già così unica, con la visione di due cartoni animati ed una lezione tenuta dagli istruttori di Euroambiente sull’importanza della prevenzione e lotta agli incendi.

A questo punto i bambini saranno davvero pronti per diventare dei veri eroi e ritirare il loro attestato del“Piccolo Pompiere”!Ma prima di tornare a casa…. fermatevi ancora qualche minuto nella zonaFood & Beverageall’ingresso del Museo, per gustare una squisita merenda tutti insieme e condividere i momenti più belli del tour nel Museo storico dei Pompieri e della Croce Rossa Italiana.